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Esiste la dieta dimagrante per le organizzazioni?

  • Immagine del redattore: andrea prosperi
    andrea prosperi
  • 14 ott
  • Tempo di lettura: 2 min
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Avete presente quelle aziende pachidermiche, con più strati gerarchici di una lasagna della nonna? Ecco, recentemente ho avuto l’occasione di conoscere una teoria manageriale decisamente più snella ed essenziale che viene, naturalmente, dall’oriente.

A dire il vero io l’ho scoperta grazie ad un invito in una località molto meno esotica, la più antica repubblica del mondo (così dicono, sarà vero?). Alcuni amici che gestiscono a San Marino una bellissima azienda che produce imballaggi metallici e che esiste da oltre 60 anni, hanno organizzato un convegno spiegando il loro incontro con questo metodo e di come esso abbia cambiato  il modo di organizzare l’azienda.

La parola “Rendanheyi” unisce tre ideogrammi cinesi:

  • Ren (人) = persona

  • Dan (单) = utente, cliente

  • Heyi (合一) = unità, integrazione

Questa schematizzazione è anche la spiegazione più sintetica possibile del modello.

Il Rendanheyi Model nasce in Cina, dentro la Haier, gigante mondiale degli elettrodomestici, grazie al suo visionario CEO Zhang Ruimin.Negli anni ’80, Ruimin si trovò di fronte a frigoriferi difettosi. Invece di mandarli in assistenza, prese un martello e li distrusse davanti ai dipendenti: un gesto simbolico.Da lì partì una trasformazione radicale: via il controllo dall’alto, dentro l’autonomia dal basso.

Le idee forti del metodo sono 3:

  1. Autonomia radicale I team decidono cosa fare e come farlo, finché generano valore per il cliente. Non “eseguono ordini”, ma creano opportunità.

  2. Cliente al centro, davvero Non uno slogan da slide, ma una bussola. Ogni team è collegato direttamente a chi usa il prodotto o il servizio.

  3. Leadership distribuita Il “capo” deve fare da coach e aiutare gli altri a trovare la propria forza. (molto orientale come concetto)

Non voglio banalizzare il metodo che ha al contrario delle conseguenze applicative tutt’altro che banali.

Pensando alle tante organizzazioni bulimiche di controllo sembra una di quelle diete drastiche che prevedono di cenare per 2 settimane  con 3 olive verdi denocciolate e 150 cc di una bevanda di colore verde intenso.

Questa dieta dimagrante per la gerarchia e la burocrazia abbatte la piramide organizzativa e la rielabora in microimprese direttamente connesse all’esigenza del cliente. Come dire, si punta con ferocia all’essenziale.

Dalla Cina alla Silicon Valley, il modello ha ispirato aziende come Philips, GE Appliances, Haier Europe e Bosch, che lo hanno adattato per rendere i team più veloci, creativi e imprenditoriali.È la risposta orientale e poetica alla domanda che ossessiona l’Occidente: “Come si fa a restare agili quando si diventa grandi?”

Hai capito gli amici di San Marino che coraggio?

Ringrazio dell’invito e seguirò il vostro percorso “dimagrante” con attenzione; anche a me piacciono le cose essenziali!

 
 
 

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Andrea Prosperi.
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