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A cosa serve il pregiudizio positivo?

  • Immagine del redattore: andrea prosperi
    andrea prosperi
  • 7 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 4 giorni fa

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Qualche anno fa con alcuni colleghi mi sono imbarcato in uno dei tanti progetti di formazione manageriale. La fase progettuale mi piace sempre molto, la raccolta di materiali, esempi, casi testimonianze… mi fa un effetto stranamente piacevole, mi sembra di aprire una “mistery box” che non delude mai . In questo percorso l’idea era di dare spunti per una leadership contemporanea, basata sulla valorizzazione attraverso una delega estesa, una conduzione partecipata, una minor importanza data al controllo etc.

Di tutti i contenuti raccolti, uno secondo me valeva veramente il prezzo del biglietto di quel percorso di formazione, peraltro gratuito. Spiccava così tanto sul resto da farmi pensare che forse sarebbe stato meglio proporre solo quello, così in purezza, per evitare che tutto il resto ne annacquasse il contenuto.

Si trattava di un video di pessimissima qualità che ritraeva un intervento pubblico di Viktor Frankl, personaggio incredibile che non ha bisogno di presentazioni. In un inglese incerto e simpatico, Frankl introduce, con esempio originalissimo, un’osservazione in equilibrio tra la banalità e la genialità assoluta. Una di quelle cose talmente universali che è più facile darle per scontate piuttosto che praticarle veramente. Cito testualmente alcuni estratti: “C'è una frase di Goethe, che si può applicare alla psicoterapia e alla psichiatria, ma anche a qualunque approccio educativo. E questo proverbio recita:

“Se prendiamo l'uomo per quello che è, lo peggioriamo; ma se lo prendiamo per quello che dovrebbe essere, lo rendiamo capace di diventare ciò che può essere”

“E se non crediamo nelle sue possibilità, se non crediamo in ciò che potrebbe essere, se non ci appelliamo a ciò che dovrebbe essere, peggioreremo questa persona” 

E molto altro ancora, ascoltatelo perchè è impossibile renderne per iscritto la forza ispirativa (lo trovate su youtube cercando “Viktor Frankl+Ghoete”).

Ascoltandolo, oltre all’emozione e al coinvolgimento, mi è ritornata alla mente un’altra lezione di CarolDweck, professoressa della Columbia University, psicologa e pioniera del mindset growth, ascoltatevi anche lei, la trovate facilmente. 

In buona sostanza che cosa mi hanno lasciato le lezioni di questi prof eccezionali? La consapevolezza che un “pregiudizio positivo” sulle persone cambia radicalmente le cose. Il “pregiudizio positivo” è trai più efficaci motori di cambiamento e progresso. La cosa migliore di questa faccenda è che il pregiudizio positivo occorre averlo prima di tutto su se stessi.


 
 
 

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Andrea Prosperi.
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